CIPL Agricoltura Operai Avellino: rinnovato il contratto fino al 2027

Previsto un incremento del 6% per compensare l’inflazione

Il 7 novembre 2024, presso la sede di Confagricoltura Avellino, si sono incontrate le Organizzazioni datoriali, Confagricoltura Avellino, Federazione Provinciale Coldiretti Avellino, Confederazione Italiana Agricoltori e le Organizzazioni Sindacali, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil per definire il rinnovo del contratto applicabile agli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Avellino, con decorrenza 1° gennaio 2024-31 dicembre 2027. 
A partire dal 1° gennaio 2025, per consentire all’Ente Bilaterale, EBAT Avellino, di assicurare ed erogare le prestazioni ed i trattamenti assistenziali previsti, nonché di svolgere le altre attività ad esso demandate è stato stabilito un aumento di 0,20 euro a carico dei datori di lavoro e dei concedenti piccoli coloni e compartecipanti familiari per ogni giornata di lavoro accertata ai fini dei contributi Inps. Con separato accordo le Parti costituenti stabiliranno la quota da destinare alle prestazioni sanitarie integrative ai trattamenti di legge previste dall’art. 3 lettera a) dello statuto dell’EBAT Avellino, e la quota da destinare alle singole altre attività previste. 
Dal punto di vista retributivo, con decorrenza 1° ottobre 2024, i salari contrattuali vigenti alla data del 31 dicembre 2023 per ciascun livello professionale sono incrementati del 6%, con aumenti graduali che compensano l’inflazione e assicurano un adeguato riconoscimento economico ai lavoratori del comparto.

CCNL Telecomunicazioni: aggiornamento trattativa per il rinnovo contrattuale

Calendarizzati incontri per il 10 e il 18 dicembre per avviarsi al rinnovo in tempi brevi 

Le OO.SS. Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno comunicato l’esito della riunione tenutasi con Asstel al fine di proseguire il negoziato per il rinnovo contrattuale del CCNL Telecomunicazioni. Dal punto di vista economico, sono ormai maturi i tempi per implementare miglioramenti economici, alla luce degli aumenti inflattivi. Tra le altre novità messe in atto, in ambito Crm/Bpo è prevista, per le lavoratrici ed i lavoratori che operano nelle aziende di call center in outsourcing, la possibilità di inserire un sistema di flessibilità per la gestione dei picchi di traffico, legato al consolidamento del lavoro da remoto. 
Per quanto concerne la flessibilità tempestiva, è stato chiesto dai sindacati di aumentare la percentuale di pagamento delle giornate in cui i dipendenti operano in regime di flessibilità tempestiva. Nessun punto di contatto ancora tra la parte datoriale e le OO.SS. sul tema della malattia. Infatti, Asstel vorrebbe ridurre gradualmente il pagamento della malattia, fino all’azzeramento del riconoscimento economico per i primi 3 giorni; mentre, le Sigle sono per rivedere il sistema di pagamento per i primi 3 giorni. 
Le Parti hanno calendarizzato degli incontri per il 10 e il 18 dicembre, per fare il punto sulla situazione e avviarsi al rinnovo in tempi brevi. 

 

CCNL Sanità: la trattativa continua

Le proposte dell’Aran sono incrementi sulle indennità di specificità infermieristica e di di tutela del malato

Lo scorso 21 novembre si è svolto un nuovo incontro di trattativa sul rinnovo CCNL 22/24 del Comparto sanità pubblica. L’Aran propone, dal 1° gennaio 2024,  un incremento di 5,22 euro mensili lordi per l’indennità di specificità infermieristica e di 2,95 euro per quella di tutela del malato da riparametrare per aree professionali; mentre dal 1° gennaio 2025 l’incremento sarebbe, rispettivamente, di 12,28 euro mensili lordi e di 9,34 euro, sempre mensili lordi.
Tra le proposte di Aran c’è quella di prevedere la non cumulabilità tra l’indennità di pronto soccorso e quella per particolari condizioni di lavoro ex art.107. 
In tema di welfare aziendale, l’Aran propone un vincolo percentuale da destinare al welfare in contrattazione integrativa aziendale. I sindacati, invece, hanno chiesto di prolungare fino al 31 dicembre 2026 la possibilità delle progressioni tra le aree e di rivisionare la riscrittura sulla pausa obbligatoria di 10 minuti per turni superiori a 6 ore in continuità assistenziale, in quanto ritenuta peggiorativa dell’attuale formulazione contrattuale in tema di diritto alla fruizione della mensa.
A tal proposito, i sindacati ritengono sussistenti le ragioni dello sciopero generale per il prossimo venerdì 29 novembre, volto a richiedere l’aumento dei salari e valorizzare la valorizzazione dei professionisti della sanità.